vendredi 7 juin 2019

Vingt ans après ...






Aujourd'hui j'aurai dû dire au revoir à mes élèves lors de mon dernier cours...
À partir du 1er septembre je suis à la retraite ...



J'aurais aimé lire mon billet  dans chaque classe ... 

J'aurais  voulu revoir chacun de près ... 
mais il ne m'est pas permis ... la Destinée ou le Bon Dieu, qui peut le dire,  en a voulu autrement 




Lorsque j'ai écrit ces quelques mots  pour les "Quaderni del Cairoli" je n'étais  pas au courant de la petite fleur mauve qui était en train de naître en moi ... mais bon... tâchons de garder les yeux ouverts aussi loin qu'on peut aller ...





Vingt ans après …

On part naviguer mais on ne sait pas comment sera la mer…

Cara Maria,

Maria come Mario, Francesca o Francesco  come tutte le alunne e gli alunni che ho incontrato …

Je vous oublierai tous les jours…

Maria come la mia carissima nonna che leggeva Il conte di Montecristo e poi ce lo raccontava con tanti dettagli ormai sfumati nel tempo, ma che allora riempivano la mia fantasia di immagini meravigliose, persino Alexandre Dumas avrebbe apprezzato la sua lettura limpida e precisa.

Ti scrivo qualche riga perché tu possa fare scelte migliori delle mie.

Tu hai 18 anni ed io 65. Un abisso. Vivere fino in tarda età non dà a un padre et men che meno ad un prof l’autorità richiesta per farsi ascoltare da un figlio o da un alunno.

Tu ti aspetti delle risposte che non sempre posseggo. Tu vorresti uscire dall’infanzia ed io vorrei ritornarci.

Come orientarsi nella giungla di domani? La sorte mi ha coccolato parecchio, di che cosa potrebbe lamentarsi un fortunato patentato come me? Chissà se sarà così anche per te?

Vent’anni di stages, vent’anni di corsi, vent’anni di scambi e d’incontri ...

Vorrei avere ancora 20 ANNI per poter dire quel che allora non sapevo raccontare.

Vent’anni, vent’anni al liceo … una breve corsa, ma dovrei direi 40  la mia prima supplenza a  Romagnese e poi ….   un anno a Chambéry, Chambéry-Le haut  con Monsieur Pellin  et Maria Pia Thoraval, Gaggiano, Motta Visconti, Besate 8 splendidi anni, Tradate, l’Istituto per Geometri di Varese ed infine  il Cairoli …

Rivedo  tutto, o quasi,  ed in parte tutti … ma non  ricordo i nomi, nascosti nella memoria rimasta che è solo involontaire, ricordo i visi, i profumi e i gesti le immagini che confondo nei  miei sogni…

Cara Maria , anche i prof sognano …

A  volte mi sveglio con il profumo della neve e confondo Castagnola e Chambéry, sarà che in entrambi ritrovo il sapore  di quando a vent’anni ci si sente eterni.

Quando ero bambino ho invidiato spesso la lettura del breviario del sacerdote del mio paesello, in verità l’interesse mio era non tanto nel breviario che avrei scoperto poco dopo… ma nell’interesse che portavo a quella cosa rivestita di pelle morbida, con quelle pagine che mi capitava di poter accarezzare nei brevi momenti di catechismo e immaginavo contenesse infinite storie incredibilmente appassionanti. Non ho mai più abbandonato questo desiderio, non di leggere il breviario, ma ben aldilà del breviario interminati spazi e infiniti racconti ….  Questo desiderio non mi ha mai abbandonato.

Vorrei dirti con Paul Valéry che un enseignement qui n’enseigne pas à poser des questions est mauvais, ma anch’io non sempre vi sono riuscito.

Ho avuto alunni bravissimi ed alcuni, pochi, con grandi difficoltà, ma nessuno che non fosse affascinato dalla Bellezza, dall’Arte in qualsiasi forma fosse proposta. Chi ama la letteratura, la vraie vie per Proust, la musica, la pittura, il cinema, non può diventare un oppressore ecco perché vorrei che nessuno limitasse mai il tuo immenso, ne sono certo,  desiderio di Arte, sappi  comunque che tu  avrai  una vita d’artista :  LA TUA.

Tutto svanisce. Per tutti arriva l’ora.
Tutto resta. Io me ne vado. Ora spetta a voi.

Odisseas Elitis,  Diario di un invisibile Aprile
traduzione di Paola Maria Minucci,  Crocetti Editore



Les scènes de demain ne me regardent plus ; elles appellent 

d’autres peintres : à Vous, Messieurs.