Videoconferenza dell’Académicien
GONCOURT PHILIPPE CLAUDEL per gli alunni
ESABAC del liceo classico E. CAIROLI
Il 19 aprile dalle ore 9 alle ore 10.30 le classi del corso D ESABAC del
Liceo Classico Cairoli di Varese hanno avuto l’opportunità di parlare via Skype
con uno degli intellettuali francesi più conosciuti e stimati: Philippe
Claudel.
Claudel è infatti un affermato scrittore e sceneggiatore. Nel 2003 ha
raggiunto il successo internazionale con Le
anime grigie, tradotto in trenta paesi, per il quale ha vinto il Prix
Renaudot e il premio per il miglior libro dell'anno di Lire. Gli altri suoi titoli pubblicati in Italia dalla casa
editrice Ponte alle Grazie sono: La
nipote del signor Linh (2005), Io me
ne vado (2007), Il rapporto
(2008) - libro vincitore del Goncourt des Lycéens nel 2007 -, L'inchiesta (2012) e Profumi (2013).
Nel 2008 ha esordito come regista cinematografico con il film Ti amerò sempre, a cui hanno fatto
seguito nel 2011 Non ci posso credere,
con Neri Marcorè e Stefano Accorsi, Avant l’hiver nel 2013 et Une enfance del 2015.
In occasione dell’incontro con Philippe Claudel, gli studenti del corso D
(che alla fine del loro percorso avranno la possibilità di conseguire la doppia
maturità franco-italiana) hanno potuto rivolgere allo scrittore le domande più
disparate sui suoi libri, sui suoi film e sulla sua carriera personale. Il
risultato è stato una piacevole chiacchierata tra gli studenti e lo scrittore,
che con disponibilità e gentilezza ha soddisfatto le loro curiosità.
Riguardo al romanzo Les âmes grises,
da cui è stato tratto l'omonimo film, la classe ID ha chiesto in che modo
l'autore abbia deciso di trasporre il libro su pellicola. Claudel ha
inaspettatamente rivelato che l'idea del film non è venuta a lui, ma ad un suo
caro amico. «La trasposizione
cinematografica è qualcosa di molto diverso rispetto al romanzo» e l’autore
ha lavorato per la trasposizione cinematografica sul suo testo, come se fosse
stato scritto non da lui stesso, ma da un altro. La mancanza di alcune scene
nel film si può ricondurre al costo eccessivo che la realizzazione avrebbe
richiesto, ma soprattutto ad una scelta stilistica, perché nel libro è
possibile descrivere argomenti dolorosi, come un omicidio, senza impressionare
troppo il pubblico con immagini crude.
Ha seguito la domanda della classe VD sul romanzo Parfums. I ragazzi hanno chiesto quanto grande fosse l'importanza
dell'olfatto nell'elaborazione del libro, che è costituito da brevi storie,
ognuna della quali è associata ad un odore. Lo scrittore ha spiegato che questo
senso è uno dei più arcaici e che è sempre servito all'uomo per esplorare e
scoprire il mondo. Parfums è un
racconto autobiografico che raccoglie le sensazioni più forti presenti nella
memoria dell'autore: quelle olfattive sono accompagnate spesso da quelle
uditive.
La classe IID ha chiesto allo scrittore quali fossero i libri per lui fonte
d'ispirazione. Oltre a noti scrittori francesi, come Guy de Maupassant, Claudel
è stato influenzato anche da autori italiani, quali Emilio Lussu (Uomini contro), Mario Rigoni Stern,
Primo Levi e Leonardo Sciascia. Di quest'ultimo ha apprezzato soprattutto la
capacità di creare romanzi gialli senza ricalcare fatti della realtà.
«Raccontare storie: è a questo che
serve la scrittura. Attraverso le parole si riescono a mostrare cose che non si
vedranno mai». Così ha risposto Claudel a conclusione dell’incontro. Grazie
alle nuove tecnologie gli studenti hanno avuto la preziosa opportunità di
dialogare con un grande scrittore.
Beatrice Falcone, Ines Serpe I D ESABAC
Giovanni Fraschini, Elisa Malnati, Valentina Vitale III D ESABAC